Collage Archival pigment print mounted on aluminum
36 x 24 ” / 60 x 90 cm
unique
The Megadump series of works grew out of a commissioned project for a private waste compacting company for disposal and recycling.
Since the early twentieth century, visual artists have already been working with waste, the throwaway, anonymous objects that lose their function, giving them a sometimes intimate, sometimes desecrating perspective. Today’s growing ecological consciousness demands further reflection, related to the possibility of recovery, reuse, new life.
Moving among the piles of objects and “remains,” I appreciated their aesthetic potential, textures, combinations. Deprived of their functionality, these objects generate abstract collages, which arise from the “compaction,” the overlapping of my shots. Fragments of a whole irretrievably lost, in time and space somehow conquer eternity and acquire a new valence through art.
La serie di opere Megadump nasce a partire da un progetto su commissione per un’azienda privata di compattazione dei rifiuti per lo smaltimento e il riciclo.
Già da inizio Novecento gli artisti visivi hanno lavorato con lo scarto, il rifiuto, l’oggetto anonimo che perde la sua funzione, dandone una lettura a volte intima, a volte dissacrante. La sempre più spiccata coscienza ecologica ci impone oggi una riflessione ulteriore, legata alla possibilità di recupero, di riutilizzo, di nuova vita.
Muovendomi tra i cumuli di oggetti e “remains”, ne ho apprezzato il potenziale estetico, le texture, le combinazioni. Privati della loro funzionalità, questi oggetti generano collage astratti, che nascono dalla “compattazione”, dalla sovrapposizione dei miei scatti. Frammenti di un intero andato irrimediabilmente perduto, nel tempo e nello spazio conquistano in qualche modo l’eternità e acquistano una nuova valenza attraverso l’arte.